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Inverter ibridi e inverter toroidali: quali sono le differenze?

Questo breve articolo serve a fare un minimo di chiarezza su un argomento centrale che riguarda i nostri impianti fotovoltaici. Parliamo di inverter, che sono uno dei tre componenti chiave di un impianto (gli altri due sono a mio giudizio i pannelli fotovoltaici e le batterie).

Cominciamo a parlare di inverter. Che cosa sono? Gli inverter sono dispositivi che convertono la corrente continua (DC) prodotta dai pannelli solari in corrente alternata (AC), che è quella utilizzata dalle apparecchiature elettriche nelle nostre case e aziende. E ora andiamo più nello specifico parlando delle differenze sostanziali tra inverter ibridi e inverter toroidali.

Inverter Toroidale

  • Struttura: Gli inverter toroidali utilizzano un trasformatore toroidale per la conversione della corrente continua (DC) in corrente alternata (AC). Questi trasformatori sono caratterizzati dalla forma toroidale del nucleo magnetico.
  • Vantaggi: Gli inverter toroidali tendono ad essere più efficienti e a generare meno interferenze elettromagnetiche rispetto ad altri tipi di inverter. Sono spesso preferiti per applicazioni in cui è richiesta una forma d’onda di uscita più pura, come per apparecchiature audio o elettroniche sensibili.
  • Utilizzo: Sono comunemente utilizzati in applicazioni dove la qualità dell’energia è prioritaria, come in sistemi audio ad alta fedeltà, sistemi di comunicazione e strumentazione medica.

Inverter Ibrido

  • Caratteristiche: Gli inverter ibridi sono progettati per gestire sia l’energia solare proveniente dai pannelli fotovoltaici sia l’energia proveniente dalla rete elettrica. Inoltre, possono anche integrare un sistema di accumulo, come batterie, per immagazzinare l’energia solare in eccesso per un utilizzo futuro.
  • Funzionalità: Gli inverter ibridi offrono la flessibilità di utilizzare l’energia solare quando è disponibile, passando automaticamente all’alimentazione di rete o all’utilizzo delle batterie quando l’energia solare non è sufficiente.
  • Vantaggi: Questi inverter consentono di massimizzare l’autoconsumo dell’energia solare, riducendo al contempo la dipendenza dalla rete elettrica e offrendo la possibilità di avere un sistema di backup in caso di interruzioni di corrente.
  • Applicazioni: Gli inverter ibridi sono comunemente utilizzati in sistemi fotovoltaici residenziali e commerciali che desiderano ottimizzare l’utilizzo dell’energia solare e ridurre i costi energetici complessivi.

Ma la differenza sostanziale è una: gli inverter ibridi hanno al loro interno anche il regolatore di carica, che è fondamentale per trasformare l’energia (spesso a voltaggi troppo alti per essere digeriti dalle batterie) proveniente dai pannelli in una energia a voltaggi ben precisi accettati dalle batterie a seconda della fase di carica. Gli inverter toroidali invece hanno solo la funzione di trasformazione di corrente da continua ad alternata, costringendoci ad acquistare un regolatore di carica separato.

Inoltre possiamo dire che mentre gli inverter toroidali si concentrano sulla qualità dell’energia e sulla riduzione delle interferenze, gli inverter ibridi sono progettati per integrare multiple fonti di energia, tra cui energia solare, rete elettrica e sistemi di accumulo, per massimizzare l’efficienza e l’affidabilità del sistema energetico.

Link di acquisto

A questo link è possibile acquistare un inverter ibrido come quello in fotografia. Si tratta di un ibrido di marca Vevor, molto affidabile e funzionante a 24 volt.

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